Alain Elkann

Alain Elkann (2008)

Alain Elkann (New York, 23 marzo 1950) è un giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano con cittadinanza statunitense.

Scrittore e giornalista presso La Stampa di Torino, è presidente del comitato scientifico della Fondazione Italia USA[1].

Biografia

Nasce a New York, negli USA, da padre francese e madre italiana. Il padre, Jean-Paul Elkann (1921-1996)[2], banchiere, industriale e rabbino, è stato presidente del concistoro ebraico di Parigi (1967-1982[3]; di Francia dal 1982 al 1992[4]) e a lungo ai vertici dell'amministrazione della Christian Dior SA. La madre, Carla Ovazza, discende dalla nota famiglia di banchieri Levi Fubini di Torino e il 26 novembre 1975 fu vittima di un sequestro di persona.[5] Un suo zio, il banchiere Ettore Ovazza[6], convinto aderente al fascismo fino al 1938 e amico di Mussolini[7], fondatore del giornale ebraico antisionista La nostra bandiera, fu assassinato nel 1943 dai nazisti insieme a tutta la sua famiglia e i loro corpi bruciati nelle caldaie delle scuole di Intra[8].

Alain Elkann è stato sposato dal 1975 al 1981 con Margherita Agnelli[9], figlia dell'allora presidente della FIAT Gianni. Da questa unione sono nati tre figli: John, Lapo e Ginevra. Nel 2002 si è risposato con Rosy Greco, da cui si è separato nel 2009 e ha divorziato nel 2012.[10][11]

Attività professionale

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Alain Elkann è stato allievo prima di Alberto Moravia e quindi di Indro Montanelli. Ha scritto numerosi libri, romanzi, saggi e opuscoli, tra i quali spiccano i due in partecipazione con Elio Toaff (rabbino capo emerito di Roma) e con l'arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini, e inoltre un libro con il re di Giordania Abdullah.

Tema a lui caro è quello della fede ebraica in rapporto alle altre religioni, e l'essere ebrei oggi. È anche giornalista televisivo, conduttore dal 1991 di programmi di interviste su Telemontecarlo/LA7, tra cui Due minuti un libro. Ha collaborato con varie testate giornalistiche, fra cui La Stampa, Il Messaggero e Capital. Nel 1996 ha collaborato con Ottavia Fusco scrivendole i testi per il musical Meditazione davanti a un Buddha. Dal 2004 al 2012 è stato presidente della Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino[12]. Dal 2007 è presidente della "Fondazione CittàItalia". Il 16 maggio 2008 è stato nominato consigliere per gli eventi culturali e per i rapporti con l'estero dal Ministro Sandro Bondi. Nel 2011 conduce Bookstore, programma in onda al sabato mattina su LA7. Da giugno 2011 a marzo 2012, ha presieduto il Comitato Scientifico di Palazzo Te a Mantova[13].

Dal 1992 è giornalista professionista, iscritto all'Ordine dei Giornalisti del Lazio.

Incarichi istituzionali

Opere

  • Il tuffo, Milano, A. Mondadori, 1981.
  • Stella Oceanis, Milano, A. Mondadori, 1983.
  • Piazza Carignano, Milano, A. Mondadori, 1985.
  • Le due babe. Racconti, Milano, A. Mondadori, 1986.
  • Montagne russe, Milano, A. Mondadori, 1988. ISBN 88-04-31208-4.
  • Vita di Moravia, con Alberto Moravia, Milano, Bompiani, 1990. ISBN 88-452-1629-2.
  • Rotocalco, Milano, Bompiani, 1991. ISBN 88-452-1672-1.
  • Delitto a Capri, Milano, Bompiani, 1992. ISBN 88-452-1879-1.
  • Vendita all'asta, Milano, Bompiani, 1993. ISBN 88-452-2028-1.
  • Cambiare il cuore, con Carlo Maria Martini, Milano, Bompiani, 1993. ISBN 88-452-2091-5; 1997. ISBN 88-452-3510-6.
  • Essere ebreo, con Elio Toaff, Milano, Bompiani, 1994. ISBN 88-452-2402-3.
  • Emma. Una bambina di undici anni, Milano, Bompiani, 1995. ISBN 88-452-2670-0.
  • I soldi devono restare in famiglia, Milano, Bompiani, 1996. ISBN 88-452-2905-X.
  • Diario verosimile, Milano, Bompiani, 1997. ISBN 88-452-3141-0.
  • Il Messia e gli ebrei, con Elio Toaff, Milano, Bompiani, 1997. ISBN 88-452-3865-2.
  • Il padre francese, Milano, Bompiani, 1999. ISBN 88-452-4257-9.
  • Interviste 1989-2000, Milano, Bompiani overlook, 2000. ISBN 88-452-4338-9.
  • Le mura di Gerusalemme. Israele-Giordania-Roma 1999, Milano, Bompiani, 2000. ISBN 88-452-4388-5.
  • Essere Musulmano, con S.A.R. Principe di Giordania El Hassan bin Talal, Milano, Bompiani, 2001. ISBN 88-452-4810-0.
  • John Star, Milano, Bompiani, 2001. ISBN 88-452-4965-4.
  • Boulevard de Sébastopol e altri racconti, Milano, Tascabili Bompiani, 2002. ISBN 88-452-5076-8.
  • Una lunga estate, Milano, Bompiani, 2003. ISBN 88-452-5432-1.
  • MoMo, Milano, AsSaggi Bompiani, 2003. ISBN 88-452-9272-X.
  • Mitzvà, Milano, Bompiani, 2004. ISBN 88-452-3251-4.
  • Giorno dopo giorno, Milano, Bompiani, 2005. ISBN 88-452-3490-8.
  • L'invidia, Milano, Bompiani, 2006. ISBN 88-452-5698-7.
  • Essere laico, con Umberto Veronesi, Milano, Tascabili Bompiani, 2007. ISBN 978-88-452-5953-1.
  • L'equivoco, Milano, Bompiani, 2008. ISBN 978-88-452-6173-2.
  • Nonna Carla, Milano, Bompiani, 2010. ISBN 978-88-452-6434-4.
  • L'intervista. 1989-2009, Milano, Bompiani, 2010. ISBN 978-88-452-6523-5.
  • Hotel Locarno, Milano, Bompiani, 2011. ISBN 978-88-452-0110-3.
  • Spicchi di un'arancia, Milano, Bompiani, 2012. ISBN 978-88-452-7034-5.
  • La voce di Pistoletto, con Michelangelo Pistoletto, Milano, Bompiani, 2013. ISBN 978-88-452-7255-4.
  • Racconti, Milano, Bompiani, 2014. ISBN 978-88-452-7764-1.
  • Il fascista, Milano, Bompiani, 2016. ISBN 978-88-452-8269-0.
  • Anita, Milano, Bompiani, 2019. ISBN 978-88-452-9871-4.
  • L'intervista. 1989-2019, Milano, Bompiani, 2019. ISBN 978-88-301-0161-6.
  • 474 risposte, con Giuseppe Penone, Milano, Bompiani, 2022. ISBN 978-88-301-0692-5.

Onorificenze e riconoscimenti

Onorificenze

La consegna è avvenuta da parte dell'Ambasciatore Francese in Italia, S.E. Jean-Marc de La Sablière, a Palazzo Farnese[14][15].

Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 30 dicembre 2020[16]

Riconoscimenti

Note

  1. ^ Staff Fondazione Italia USA, su italiausa.org.
  2. ^ (FR) Quid.fr : Consistoire central. Pt : 1982 Jean-Paul Elkann (1921-1996, ashkénaze) Archiviato l'8 aprile 2009 in Internet Archive.
  3. ^ (FR) Consistoire de France, Union centrale des Communautés Juives de France Archiviato il 1º febbraio 2009 in Internet Archive.
  4. ^ (FR) Histoire des Juifs de France - Consistoires
  5. ^ Vera Schiavazzi, Ovazza, dal Ghetto a oggi, in La Repubblica - Torino, 18 ottobre 2009. URL consultato il 29 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2023).
  6. ^ Servizio Bibliotecario Nazionale: Ettore Ovazza (1892-1943), un ebreo fascista a oltranza, su sbn.it. URL consultato il 12 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2013).
  7. ^ L'altra famiglia di John Elkann all'ombra delle sinagoghe, La Repubblica (4 settembre 2004)
  8. ^ Olocausto del Lago Maggiore; ANPI Novara-Verbania Archiviato il 9 febbraio 2008 in Internet Archive.
  9. ^ archiviolastampa.it, http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,8/articleid,1109_01_1975_0210_0008_16333485/ Titolo mancante per url url (aiuto). URL consultato il 26 luglio 2023.
  10. ^ Beppe Gandolfo, Matrimonio dell’anno: John Elkann sposa Lavinia Borromeo, su unannoinpiemonte.com, 4 settembre 2004. URL consultato il 26 luglio 2023.
  11. ^ Biografia di Alain Elkann, su www.cinquantamila.it. URL consultato il 3 agosto 2023.
  12. ^ La Christillin al posto di Elkann al museo Egizio, su ilGiornale.it, 28 aprile 2012. URL consultato l'8 giugno 2021.
  13. ^ Elkann: definivano zavorra il comitato scientifico del Te, su Gazzetta di Mantova, 13 marzo 2012. URL consultato l'8 giugno 2021.
  14. ^ (FR) Decorazione di Alain Elkann Archiviato il 13 giugno 2010 in Internet Archive., Ambasciata di Francia a Roma
  15. ^ Discorso di ringraziamento in italiano Archiviato il 17 giugno 2010 in Internet Archive.
  16. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  17. ^ Premio America - Edizione 2010, su italiausa.org. URL consultato il 23 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2023).
  18. ^ Un premio per celebrare tutto il bello dell'Italia, su il Giornale, 22 Dicembre 2011.

Voci correlate

Altri progetti

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Collegamenti esterni

  • (EN) Opere di Alain Elkann, su Open Library, Internet Archive. Modifica su Wikidata
  • Registrazioni di Alain Elkann, su RadioRadicale.it, Radio Radicale. Modifica su Wikidata
  • Alain Elkann, su la7.it, LA7. URL consultato il 2 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2013).
Controllo di autoritàVIAF (EN) 112413748 · ISNI (EN) 0000 0001 0936 4896 · SBN CFIV000400 · Europeana agent/base/111376 · LCCN (EN) n85277027 · GND (DE) 119386747 · BNE (ES) XX914872 (data) · BNF (FR) cb119016760 (data) · J9U (ENHE) 987007260870405171 · CONOR.SI (SL) 26995043
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