American Female Anti-Slavery Society

Lucretia Mott nel 1841

L'American Female Anti-Slavery Society tenne il suo primo incontro nel maggio del 1837 a New York.

Storia

Parteciparono settantuno delegati; le sorelle Grimké rappresentavano la Carolina del Sud, insieme a Lucretia Mott, ad altri filadelfiani e molti delegati di Boston. Le sorelle Grimké presentarono una risoluzione in cui si chiedeva di combattere i pregiudizi razziali sia nel Nord che nel Sud.

La riunione promise di lavorare contro la regola del bavaglio (gag rule), che proibiva le petizioni al Congresso. Durante l'incontro fu anche pubblicato un nuovo trattato di Angelina Grimké, Un Appello alle Donne degli Stati Nominalmente Liberi.[1]

La Società doveva sponsorizzare incontri nelle case private delle donne.[2]

Note

  1. ^ (EN) Ellen H. Todras, Angelina Grimké, Voice of Abolition, Linnet Books, 1999, pp. 70–72, ISBN 0208024859.
  2. ^ (EN) Gerda Lerner, The Grimké Sisters from South Carolina. Pioneers for Women's Rights and Abolition, Oxford University Press, 1998, p. 112, ISBN 0195106032.

Collegamenti esterni

  • (EN) Salem Female Anti-Slavery Society, su wams.nyhistory.org/, Women & the American Story.
  • (EN) Women and the Anti-slavery Movement (1830s) | Building Knowledge & Breaking Barriers, su bkbbphilly.org. URL consultato il 2 luglio 2024.
  • (EN) From Anti-Slavery to Women’s Rights, su masshist.org, Massachusetts Historical Society. URL consultato il 2 luglio 2024.
  • (EN) Boston Female Anti-Slavery Society | American organization | Britannica, su www.britannica.com. URL consultato il 2 luglio 2024.
  • (EN) BlackPast, B., (1832) Constitution of the Female Anti Slavery Society of Salem, su blackpast.org, 27 ottobre 2009. URL consultato il 2 luglio 2024.
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