Liang Kai

Abbozzo
Questa voce sull'argomento pittori cinesi è solo un abbozzo.
Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia.

Liang Kai[1] (梁楷S, Liáng KǎiP; Shandong, 1140 – 1210) è stato un pittore cinese della dinastia Song Meridionale. Lavorò alla corte degli imperatori nella capitale Lin'An (l'attuale Hangzhou)[2], dove si dice abbia studiato con il maestro Jia Shigu[3].

Carriera

Fu premiato Pittore di Servizio alla corte dell'imperatore Jia Tai (1201-1204 d.C., Dinastia Song Meridionale), dove era conosciuto per la maestria con cui rendeva figure umane, paesaggi e altri soggetti minori[2]. È più famoso, tuttavia, per aver creato o sviluppato lo stile di pittura Xie Yi (tradotto a volte come "stile abbozzato"), il cui obiettivo è quello di evocare il soggetto o l'atmosfera con un utilizzo minimo di dettagli e di tratti di pennello. Questo stile richiede una profonda maestria nelle tecniche di pittura ed una concentrazione perfetta, ma permette anche di ammirare la bellezza di alcune effetti accidentali[4].

Liang decise di lasciare la sua posizione a corte per praticare il buddhismo Chán (giapp. Zen, cor. Sŏn). Lo stile Xie Yi, infatti, è strettamente associato ad alcuni aspetti di questa scuola buddhista, quali l'"illuminazione improvvisa", la "consapevolezza" e la "spontaneità".

Le opere maggiori generalmente attribuite a Liang Kai sono quelle rappresentanti il poeta Li Bai, Il Divino Ubriaco (conosciuto anche come Un saggio), Il Sesto Patriarca Taglia il Bambù e, in stile più accademico, una serie di dipinti che vanno sotto il nome di Otto Monaci Eminenti[2].

  • Li Bai Passeggia
    Li Bai Passeggia
  • Il Sesto Patriarca Taglia il Bambù
    Il Sesto Patriarca Taglia il Bambù
  • Il Divino Ubriaco
    Il Divino Ubriaco
  • Shakyamuni Emerge dalle Montagne
    Shakyamuni Emerge dalle Montagne

Note

  1. ^ Nell'onomastica cinese il cognome precede il nome. "Liang" è il cognome.
  2. ^ a b c Zhiyu Shen, Museo d'Arte di Shanghai, New York, Harry N. Abrams, Inc, 1981, pp. 223–224, ISBN 0-8109-1646-0.
  3. ^ Max Loehr, I grandi pittori della Cina, Oxford, Phaidon Press, 1980, pp. 215–216, ISBN 0-7148-2008-3.
  4. ^ Da-Wei Kwo, Il Tocco Cinese, la sua Storia, Estetica e Tecniche, Londra, George Prior, 1981, pp. 103–104, ISBN 0-8390-0267-X.

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Liang Kai

Collegamenti esterni

  • (EN) Liang Kai, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata
Controllo di autoritàVIAF (EN) 55555980 · ISNI (EN) 0000 0000 6353 0691 · CERL cnp02037056 · Europeana agent/base/149848 · LCCN (EN) n84151008 · GND (DE) 132830493
  Portale Biografie
  Portale Pittura