Respiro patologico

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Per respiro patologico in campo medico, si intende qualunque respirazione che è stata alterata da una condizione patologica.

La respirazione è il normale atto con cui si assorbe ossigeno nell'organismo e nel contempo si emette biossido di carbonio; tale stato normalmente ha un andamento costante.

La frequenza respiratoria normalmente si attesta sui 16-20 respiri al minuto; all'atto della nascita e per i primi anni di vita del bambino essa è superiore, arrivando a 30 respiri al minuto.

Eziologia

Le cause sono di origine diversa, fra le più comuni le lesioni al sistema nervoso centrale.

Manifestazioni cliniche

  • Respiro di Biot, o respiro intermittente, in cui si alternano gruppi di atti respiratori brevi e superficiali seguiti da fasi di apnea
  • Respiro di Cheyne-Stokes, o respiro periodico, che alterna cicli di apnea a clicli di respiri profondi e corti
  • Respiro di Falstaff, sintomo tipico della sindrome dell'apnea da sonno
  • Respiro di Kussmaul, una forma di iperventilazione compensatoria con lo scopo di incrementare l'eliminazione dell'anidride carbonica per compensare la riduzione del pH del sangue

Bibliografia

  • Joseph C. Segen, Concise Dictionary of Modern Medicine, New York, McGraw-Hill, 2006, ISBN 978-88-386-3917-3.
  • Douglas M. Anderson, A. Elliot Michelle, Mosby’s medical, nursing, & Allied Health Dictionary sesta edizione, New York, Piccin, 2004, ISBN 88-299-1716-8.

Voci correlate

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