Summo iugiter studio

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Summo iugiter studio
Breve apostolico
Stemma di Papa Gregorio XVI
Stemma di Papa Gregorio XVI
PonteficePapa Gregorio XVI
Data27 maggio 1832
Anno di pontificatoII
Argomenti trattatiSui matrimoni misti
Breve papale nºVI
Breve precedenteInter gravissimas
Breve successivaPastorale officium

Summo iugiter studio è un breve apostolico[1] di papa Gregorio XVI del 27 maggio 1832, recante il sottotitolo "A proposito di matrimoni misti".

Contenuto

Il documento definisce il matrimonio misto come un matrimonio in cui entrambi i partner appartengono a diverse comunità religiose. Anche i matrimoni tra cattolici e non cattolici sono considerati misti. Il pontefice ha anche dichiarato che in passato, in accordo con il Corpus Juris Canonici, erano state concesse eccezioni per il partner cattolico ed è stabilito che i bambini nati da questi matrimoni debbano essere educati secondo la fede cattolica.

Papa Gregorio XVI critica il modo troppo liberale con cui vengono trattati i cosiddetti matrimoni misti in alcune diocesi. Condanna il disprezzo per le prescrizioni e deplora il fatto che i bambini nati da suddetti matrimoni non siano cresciuti nella fede cattolica definendole come evoluzioni che vanno nella direzione dell'eresia. In un altro paragrafo Gregorio XVI discusse lo sviluppo storico e spiegò perché i matrimoni misti violino i principi della fede.

Cattolici di Baviera

I bavaresi cattolici hanno diritto a elogi speciali, perché - come scrive il papa - molti di loro sono attaccati alla fede cattolica e vivono in sincera obbedienza all'autorità ecclesiastica. In particolare, doveva essere riconosciuta anche la fermezza di tutto il clero che osservava e seguiva le disposizioni del canone. Il Papa espresse la speranza che questa enciclica potesse stimolare la forza e la volontà di vivere nella fede. Ringrazia espressamente il re Ludovico I di Baviera per la sua lealtà nei confronti della Santa Sede, chiedendo il suo aiuto nel sostegno del diritto canonico.

Responsabilità del clero

Il papa ha esortato il clero e li ha messi in guardia da qualche negligenza. Ha anche sottolineato il suo dovere di mettere in guardia contro i matrimoni misti e, se necessario, di prevenirlo. Tale divieto includeva anche il rifiuto di annunciare pubblicazioni e lettere di dispensa. Ha messo in guardia contro tali atti, dichiarandoli pregiudizievoli per la fede. Inoltre, proibiva espressamente il nuovo matrimonio i divorziati di fede cattolica; questi matrimoni non conformi al diritto canonico dovevano essere dichiarati nulli.

Note

  1. ^ Breve Summo iugiter (27 maggio 1832), su vatican.va. URL consultato il 30 agosto 2021.

Voci correlate

  • Casti Connubii
  • Matrimonio (Chiesa cattolica)
  • Quas Vestro

Collegamenti esterni

  • (IT) Testo integrale, su vatican.va.
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